Cos’è la
poesia?
Potremmo
intendere con questo termine l’arte di rappresentare fatti, immagini,
sentimenti, con parole, totalmente libere, senza alcuna logica che le possa
intrappolare in uno schema predefinito. Questo le consente un livello più alto
di espressione e quindi di comprensione, con il risultato di far emergere
emozioni e sentimenti che occupano i piani più nobili del nostro animo.
È dunque
una forma di energia che può condurci oltre i confini del nostro limitato
rapporto con la realtà, favorendo stati d’animo in qualche modo proiettati
oltre le normali apparenze.
Come qualsiasi forma di energia la poesia è nell’aria ed è anche dentro
di noi, occorre solo trovare quella magica corrispondenza che ci avvicina al
divino.
Non vi sembra che tutto questo possa andare in perfetto accordo con
quanto sappiamo sullo Yoga?
A volte poche parole messe al posto giusto possono creare delle frasi dense
di significati, che – come le vibrazioni di un mantra – risvegliano i nostri
suoni interiori.
Voglio proporvi come esempio di
quanto sto dicendo una brevissima lirica di Sandro Penna, poeta italiano della
prima metà del novecento.
Amavo
ogni cosa del mondo
e non
avevo che
il mio
bianco taccuino sotto il sole.
Io credo che questo sia il modo migliore di vivere
la vita.
Amare, apprezzare ogni cosa senza provare
attaccamento o eccessive smanie di possesso.
C’è addirittura (i più fortunati) chi si contenta
di un piccolo taccuino sul quale appuntare le emozioni, i sentimenti, i
pensieri di una semplice giornata, perché questi tesori, che sono i più
importanti che la vita possa donare, possano restargli sempre accanto.
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